VENERDÌ 09 MAGGIO 2025





Il caso

Ragazzino tredicenne violentato dal branco per tre anni, abusi anche in casa e vicino alla parrocchia

La storia dell'orrore scoperta dalla mamma, fermati in undici tutti giovanissimi

di Redazione
Ragazzino tredicenne violentato dal branco per tre anni, abusi anche in casa e vicino alla parrocchia

Tre anni di orrore e silenzio. A scoprire cosa si nascondeva dietro l’infelicità di un ragazzino di 13 anni è stata la sua mamma. Una mamma coraggio che è diventata detective per cercare di capire, trovare prove. E che poi ha denunciato il branco. Quegli undici giovanissimi che per tre anni hanno violentato suo figlio.
Così a Giugliano , uno dei Comuni più grandi della Campania, con oltre 120mila abitanti, è stato scoperto che una ragazzino di 13 anni, con una leggera disabilità, da almeno tre anni, subiva violenza sessuale da un branco di 10 di minorenni, di età compresa tra i 17 ed i 13 anni.
Otto dei presunti responsabili questa mattina sono stati portati dai carabinieri, su disposizione della autorità giudiziaria, in un alcune comunità protette. Altri due invece, perché non ancora quattordicenni, sono stati riaffidati ai loro genitori.
I fatti sono avvenuti nel centro storico di Giugliano. Uno degli episodi di violenza si sarebbe consumato negli spogliatoi di un campetto di calcio aperto al pubblico del quartiere di Camposcino, che sorge accanto alla chiesa di San Marco.
Le indagini sono state avviate a gennaio scorso, qualche giorno dopo l'ennesima violenza, quando la donna si è presentata dai carabinieri e ha chiesto aiuto.
Carabinieri e servizi sociali del Comune di Giugliano hanno lavorato insieme. E scavando nel passato è emerso che la questa storia di violenza è iniziata almeno tre anni fa. La vittima ed alcuni degli aggressori frequentavano un centro riabilitativo per curarsi. E lì che si sono conosciuti, abitano quasi tutti nella zona del centro antico. Hanno iniziano a vedersi anche di pomeriggio, lungo le strade del quartiere, come fanno tutti i ragazzini. Di tempo libero alcuni di loro ne hanno abbastanza perché dopo la terza media hanno smesso di andare a scuola.
Ma per il 13enne l'inizio di quell'amicizia è stato l'avvio di un calvario. Il gruppo lo ha costretto, così come è emerso dalle indagini, a subire violenza sessuale. Lui ha taciuto, forse ha avuto di timore dei più bulli del gruppo e per questo non ha trovato il coraggio di parlarne neanche con i suoi genitori.
Fino a quando alla mamma non è arrivata qualche voce: "Vedi chi frequenta tuo figlio".
La donna non si è spaventata ed ha iniziato ad indagare, ha seguito il suo ragazzo fino a quando non si è trovata dinanzi ad una scena sconcertante, che di certo non avrebbe mai voluto vedere. E in quell'occasione ha guardato fisso negli occhi gli aggressori del suo ragazzo, provando un dolore immenso. Poi è andata dai carabinieri della Compagnia di Giugliano e ha riferito tutto. E dopo due mesi di lavoro intenso i militari, coordinati dal capitano Antonio De Lise, hanno ricostruito più episodi di violenza, avvenuti persino in un vicoletto del centro storico e in un caso anche nell'abitazione di uno dei dieci ragazzi coinvolti. Alcuni di essi, è stato accertato, vivono in un contesto di disagio sociale. Tutti nei prossimi giorni potranno essere sentiti e fornire la loro versione dei fatti. 


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24-03-2017 19:55:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA