Capitolo chiuso. Ora sono tutti assicurati alla giustizia. Dopo gli arresti del 12 giugno, che portò all'arresto di tre dei quattro componenti banda di balordi che fece irruzione nella gioielleria di Michele Cimmino all'Annunziatella, oggi si mette la parola fine alle indagini. Le manette sono scattate i polsi di Pasquale Cucciniello, 55 anni, di Giugliano. Era lui, secondo gli inquirenti, il rapinatore che imbracciava il fucile e che ferì al volto il proprietario della gioielleria, perchè "poco collaborativo" .
A metterli nei guai fornendo le prove decisive agli inquirenti, dopo i video della sorveglianza, una telefonata intercettata dai carabinieri. Ma le prime sequenze che li riprendono vicino alla gioielleria, nel quartiere dell'Annunziatella, sono della mattina della rapina, quando i malviventi hanno effettuato il sopralluogo, per poi fare scattare il piano alle 17 del 23 marzo scorso. Ora anche lui, come tutti gli altri, dovrà rispondere di rapina aggravata, lesioni, porto e detenzione illecita di arma clandestina e ricettazione. La banda non si era accontenta, infatti, di portare via il bottino, ma aveva anche ferocemente colpito Michele Cimmino, il fratello del consigliere comunale, proprietario della gioielleria. In due erano entrati armati nel suo negozio. Prima di portargli via i valori, si erano accaniti sul suo volto con un taglierino, costringendolo a stendersi a terra. Avevano trovato la cassaforte, ma non riuscendo ad aprirla si erano accaniti sul gioielliere colpendolo alla testa con il calcio del fucile.
Dopo aver arraffato un panno con 30 bracciali d’oro e altri gioielli del valore complessivo di circa 13mila euro si erano dati alla fuga venendo immortalati da più telecamere installate lungo la strada percorsa. E poi gli avevano assestato un colpo dietro la nuca.
Ora, con l'ultimo arresto, notificato tra l'altro in carcere poichè Cucciniello già detenuto per altri reati, l'ultimo tassello mancante per chiudere una pagina nera di sangue e violenza è stato messo al suo posto.