Tra qualche giorno si riapre tutto e in Italia c'è ancora divisione. Se molti chiedono di tornare alla normalità, togliendo anche la mascherina, altri sono preoccupati. E su palestre, ristoranti e cinema cambiano di nuovo le regole. Chi si allena da lunedì scorso dovrà rinunciare alla doccia. E norme più rigide arrivano anche per i ristoranti riaperti dal 1 giugno e le cerimonie in ripresa dal 15. Il Comitato tecnico scientifico rallenta e modifica il lavoro fatto dalle Regioni, rivisitando le regole da tenere sempre bene a mente in caso di eventi, a cui si potrà partecipare nei prossimi mesi. Soprattutto la stretta arriva per la partecipazione alle cerimonie. Via libera a sposi e ospiti solo con il Green pass, che si potrà ottenere in caso di vaccino, certificazione di immunizzazione da Covid (se negativizzati) o con un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Le Regioni chiederanno una serie di chiarimenti, anche in virtù delle mutate condizioni epidemiologiche, ma ecco i punti principali rivisti dagli esperti dell'esecutivo, che praticamente in tutti i casi esaminati specificano che va definito il numero massimo di presenze. Matrimonio con Green pass: sarà consentita la partecipazione solo a coloro che sono in possesso di uno dei requisiti per il “green certificate”. In palestra e piscina niente doccia: negli spogliatoi di palestre, piscine e centri benessere "deve essere preclusa la fruizione delle docce. Inoltre, negli spogliatoi deve essere vietato il consumo di cibi". Il Cts raccomanda di non utilizzare gli spogliatoi in palestra, ma è possibile farlo in piscina. Seggiovie: la portata massima al 100% della capienza si potrà fare ma solo se tutti avranno la mascherina. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie sono all’aperto. Al ristorante con mascherina: al chiuso la mascherina andrà tenuta sempre, anche al tavolo, salvo i momenti in cui si mangia e si beve. Prenotazione obbligatoria. In tutte le attività ricettive, dalla ristorazione agli stabilimenti balneari, dai cinema ai teatri agli altri locali di intrattenimento la prenotazione "sarebbe auspicabile fosse resa obbligatoria o fortemente raccomandata la prenotazione, così come la disponibilità dei requisiti del 'green certificate', soprattutto laddove si punta progressivamente alla saturazione dei posti disponibili". Inoltre per ogni locale dovrebbe essere stabilito un numero massimo si persone che possano stazionare soprattutto al chiuso, ma anche all’aperto.