MERCOLEDÌ 30 APRILE 2025





Il fatto

Sant'Antonio Abate, in fiamme capannone: controlli sul rischio roghi tossci

Aperta un'inchiesta, monitoraggio dell'Arpac

di Rosa Abagnale
Sant'Antonio Abate, in fiamme capannone: controlli sul rischio roghi tossci

Domate già dalle prime ore del mattino le fiamme dell'enorme incendio sviluppatosi nella tarda serata di ieri in via Casoni Marna a Sant'Antonio Abate. Già dalle prime ore del mattino l'amministrazione comunale ha provveduto ad avviare, di concerto con gli organi preposti dell'ARPAC l'iter necessario a stabilire eventuali danni ambientali causati dalla combustione di sostanze plastiche o comunque tossiche. Così come da prassi verranno installati misuratori atti a rilevare la quantità di particelle inquinanti nell'area immediatamente a ridosso del luogo interessato dall'incendio per assicurare alla cittadinanza che i terreni e le falde acquifere non abbiano subito contaminazione. Lo stabile distrutto dal rogo è quello della Sb Ecology, lo stesso deposito di rifiuti nella periferia abatese già colpito da un simile episodio un anno fa. Si tratta di un sito di stoccaggio rifiuti differenziati proprietà dell'azienda che si occupa della nettezza urbana in diversi comuni della provincia di Napoli. Contrariamente a quanto accaduto l'anno scorso, però, l'incendio sembrerebbe aver avuto origine presso il capannone di una piccola attività che produce fiori di plastica situato in prossimità della struttura distrutta. Il maxi incendio ha provocato da subito una coltre di denso fumo nero, visibile dai comuni circostanti ed ha investito in pochissimo tempo l'intera città rendendo l'aria irrespirabile per tutta la durata della notte. Il sindaco Ilaria Abagnale, sulla sua pagina fb, ha tempestivamente invitato la cittadinanza a tenere quanto più possibile porte e finestre chiuse e, soprattutto, a non precipitarsi sul luogo interessato dal rogo per evitare assembramenti e per non essere di intralcio alle operazioni di spegnimento in corso. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri e la protezione civile, questi ultimi assieme ai vigili del fuoco hanno domato le fiamme da subito. Forte l'indignazione esternata dai cittadini abatesi sui social network. Stesso episodio e stesso luogo, ad un anno esatto di distanza, hanno destato nel pensiero comune il forte sospetto che possa trattarsi di un gesto doloso compiuto ai danni della salute della comunità e dell'ambiente circostante. Di certo però al momento non si sa nulla. Le reali cause dovranno essere appurate dalle forze dell'ordine accorse tempestivamente sul posto, allertate dalle numerose telefonate dei residenti.
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16-06-2020 09:34:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA