MERCOLEDÌ 21 MAGGIO 2025





Il fatto

Sant'Antonio Abate, rischio disastro ambientale: inchiesta sulla ditta rifiuti

Sequestrata un'area della società 'Igiene urbana'

di Redazione
Sant'Antonio Abate, rischio disastro ambientale: inchiesta sulla ditta rifiuti

Rifiuti lasciati ad inquinare e un terreno agricolo trasformato in un parcheggio. Rischio disastro ambientale a Sant'Antonio Abate. La Procura di Torre Annunziata apre un'inchiesta sulla ditta rifiuti. Oggi i Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Napoli, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo, per reati urbanistici ed ambientali, emesso dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questo Ufficio, hanno proceduto al sequestro di un'area, di circa 850 metri quadri, a via Lenze, gestita dalla società "L'igiene Urbana S.r.l.", affidataria del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti urbani nel Comune. Le indagini, espletate dai Carabinieri Forestali e coordinate da questa Procura della Repubblica, hanno permesso di raccogliere un grave quadro indiziario nei confronti del rappresentante dell' impresa dal cambio non autorizzato di destinazione d'uso, al reato paesaggistico, e smaltimento illecito di rifiuti. In particolare, gli accertamenti tecnici disposti da questo Ufficio hanno consentito di appurare che l'area sottoposta a sequestro, sebbene avente destinazione agricola e di particolare rilevanza paesaggistica ed ambientale, veniva utilizzata dalla società "L 'igiene Urbana S.r.l. " come area di parcheggio continuativo degli automezzi aziendali in violazione della disciplina urbanistica di settore e dei divieti imposti dal Testo Unico Ambientale, determinando, di fatto, anche un pericolo concreto di inquinamento della zona interessata. Inoltre, i risultati degli accertamenti investigativi hanno consentito di rilevare la presenza di percolamento derivante dagli autocarri destinati alla raccolta dei rifiuti e degli olii provenienti dai sistemi idraulici e meccanici degli stessi automezzi in manovra ed in sosta nell'area che, a sua volta, risultava del tutto inadeguata rispetto alla utilizzazione come area di parcheggio, essendo sprovvista delle caditoie grigliate per la captazione delle acque di piazzale- nonchè la presenza di veicoli fuori uso e di rifiuti di varia natura quali mattoni, calcinacci, materiale plastico e tubazioni metalliche. In esecuzione del decreto di sequestro preventivo è stato disposto lo sgombero, dall'area di cui trattasi, degli automezzi e dei veicoli ivi presenti. Il sequestro preventivo dell'area si è reso necessario al fine di inibire la protrazione dei reati accertati e l'aggravamento delle conseguenze degli stessi nonché, come ritenuto dal Giudice delle indagini preliminari, di far cessare la persistente e notevole lesione dell'ordinato sviluppo urbanistico del territorio.
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12-02-2021 10:54:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA