DOMENICA 04 MAGGIO 2025





Il caso

Scavi di Pompei, inchiesta su crolli e tensioni. Il procuratore Pennasilico: "Entro un mese la verità"

Retromarcia dei sindacati per la visita di ministri e commissari Ue, niente stop solo presidi

di Redazione
Scavi di Pompei, inchiesta su crolli e tensioni. Il procuratore Pennasilico:

Un mese, non un giorno di più. Questo il tempo che si è data la Procura di Torre Annunziata per stabilire se dietro i crolli negli Scavi di Pompei ci sia una regia occulta. Vanno cancellate rapidamente le ombre sul luogo simbolo della cultura italiana, prima che l’Unione Europea chiuda il rubinetto dei finanziamenti. Al momento nell’inchiesta non ci sono indagati. Il procuratore del Tribunale di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico, attende l'informativa degli investigatori sull'indagine a più rami avviata nei giorni scorsi. Sul caso, che sta interessando l'Unione Europea, l'opinione pubblica e gli operatori turistici da più di una settimana, è stato aperto un fascicolo unico che include le denunce e le proteste dei sindacati, le repliche del Soprintendente Massimo Osanna, e il crollo del muretto rilevato nella Regio I del sito archeologico.
Non sono state formulate ancora ipotesi sulla causa del cedimento del muretto, tuttavia il procuratore Pennasilico non esclude alcuna delle possibilità, vale a dire di natura colposa, dolosa o casuale. Il Sovrintendente ha lanciato delle preoccupazioni e i sindacati hanno risposto in toni duri.
Pertanto tutte le componenti dell'indagine sono al vaglio degli investigatori della Procura. Sull'indagine sono al lavoro carabinieri e polizia. Ma intanto i sindacati fanno retromarcia sul giorno 9. In occasione della visita del ministro Franceschini e della commissaria della Ue, Cretu, agli Scavi non ci sarà nessuno stop dei custodi per una un’assemblea sindacale. Oggi stabilita la retromarcia, dopo gli annunci dei giorni scorsi. Le sigle dei lavoratori hanno deciso per una forma di protesta con presidi e un corteo in cui saranno coinvolti dipendenti non in servizio durante la visita ufficiale. Ma la tensione è sempre altissima. E ora anche i tour operator cominciano a risentire le conseguenze di una guerra senza esclusione di colpi che ha pesantemente inciso sulle prenotazioni turistiche. Antonio Bifulco, titolare dell'agenzia turistica Tempiotravel di Pompei racconta di "disdette di prenotazioni". "Per fortuna non siamo in alta stagione, mancano i crocieristi che hanno sempre i minuti contati - spiega l'operatore turistico - e non possono sopportare disagi come quelli annunciati nei giorni scorsi".


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01-02-2017 18:39:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA