Un flash mob per chiedere che l’acqua ritorni pubblica. L’appuntamento è per domenica mattina in Villa comunale. Una mozione presentata dai due consiglieri di sinistra Salvatore Vozza e Alessandro Zingone che va nella stessa direzione sarà discussa in aula a Palazzo Farnese. Più di duecento milioni di euro di bollette mai incassate negli ultimi cinque anni. Una voragine nel bilancio della Gori che gestisce l’acqua per 72 comuni. Questa la cifra per conguagli mai inviati nelle case degli utenti. Questo potrebbe tradursi in una mega stangata per gli stabiesi e i cittadini degli altri comuni. Ammesso che non si inneschino battaglie e ricorsi, in questo caso quei soldi per bollette mai emesse potrebbero non arrivare più nelle casse di Gori che accumulerebbe un debito per 116 milioni di euro. “Il problema, oltre che contabile, come appare evidente è politico perché implica il rapporto con le popolazioni e le amministrazioni interessate; perché la gestione, essenzialmente per responsabilità del socio privato, ha condotto la società in un cul de sac. Le conseguenza di un fallimento, tuttavia, ricadrebbero principalmente sugli enti locali soci, sui lavoratori e sui cittadini in termini di aggravio tariffario” si legge nella mozione. A questo punto secondo gli esponenti dell’opposizione, a cui nelle prossime ore potrebbero aggiungersi altri firmatari, il sindaco Toni Pannullo dovrebbe costituire una cordata con i primi cittadini di altri comuni per riacquistare le quote e uscire da Gori. Nel testo che andrà in aula a Palazzo Farnese si propone che: “Il Consiglio Comunale impegni il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a promuovere una riunione con gli altri Sindaci e i comitati che si stanno da tempo battendo per la ripubblicizzazione, per verificare la condivisione sulla proposta della costruzione di una vera Società strumentale, o di un’Azienda speciale consortile di diritto pubblico, dei comuni dell’Agro Sarnese Vesuviano e gli altri Enti richiamati; avviare incontri con la Città Metropolitana, la Regione Campania e il Comune di Roma”.