Il picco per chi vuole esprimere il desiderio puntando lo sguardo al cielo è spostato di due notti. "Spesso si staccano dal cielo e trascinano correndo la chioma lucente". Oltre 2mila anni fa Virgilio descriveva così nell'Eneide la notte delle stelle cadenti, uno dei fenomeni astronomici più popolari di sempre che ogni anno il cielo ci regala a ridosso del ferragosto.
Per festeggiare l'evento, che quest'anno raggiungerà il suo picco nella notte tra il 12 e il 13 agosto, le associazioni astrofile hanno in programma serate dedicate all'osservazione, tra vino e poesia. La notte delle stelle cadenti è infatti abbinata all'iniziativa 'Calici di Stelle', organizzata dal movimento del turismo del vino. Mentre l'Unione Astrofili Italiani (Uai) ricorda con una raccolta di citazioni che le stelle cadenti sono state fonte di ispirazione per grandi personaggi come Virgilio, Dante, Pascoli e Verdi.
Anche note come Lacrime di San Lorenzo, perche il fenomeno e' tradizionalmente collegato alla notte del 10 agosto dedicata al santo, le stelle cadenti di agosto hanno il picco di attività ha luogo un paio di giorni più tardi. Quest'anno, in particolare, a partire dalla serata del 12 fino all'alba del 13.
Il fenomeno è generato dall'incontro fra la Terra e le polveri lasciate dai passaggio della cometa Swift-Tuttle, che il nostro pianeta incrocia ogni anno in questo periodo: l'impatto delle polveri con l'atmosfera crea le spettacolari scie luminose nel cielo notturno, chiamate Perseidi perché sembrano provenire da un punto del cielo al di sopra della costellazione di Perseo.
Quest'anno non abbiamo una situazione ideale per l'osservazione, avverte l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope: "c'è una luna molto luminosa, reduce dall'essere stata piena il 7 agosto, giorno dell'eclissi parziale. Il 12 agosto avremo ancora una Luna 'invadente' alla fine della notte. Quindi il momento migliore per l'osservazione sarà nella prima parte della notte, tra le 22 e le 23, quando è notte piena e la Luna deve ancora sorgere". Tuttavia, anche se non ci sono le condizioni ottimali, non è detto che non possiamo goderci ugualmente lo spettacolo. In fondo per osservare le stelle cadenti non c'è bisogno di particolari strumentazioni. "Lo strumento ideale - assicura Masi - sono gli occhi, che permettono di osservare ampie porzioni di cielo; basta raggiungere luoghi dove non c'è inquinamento luminoso - raccomanda - e puntarli in su".
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