Impianti chiusi, serre abbandonate e capannoni industriali ormai vuoti da anni. Strutture sottoposte a vincoli che i sindaci e gli imprenditori vorrebbero sbloccare per rilanciare lo sviluppo. Un passo importante verso l'obiettivo. Incontro questa mattina nella biblioteca di Sant'Antonio Abate per il via libera sulla riforma dei vincoli paesaggistici tra Castellammare e i monti Lattari. Soddisfatto dall'esito dell'appuntamento il consigliere regionale Alfonso Longobardi: "Oggi abbiamo compiuto un importante passo avanti per raggiungere un Accordo operativo tra i Comuni e la Soprintendenza Regione Campania per superare alcuni equivoci su vincoli che spesso bloccano le Amministrazioni locali nel rilascio delle autorizzazioni. In particolare vi è bisogno di fare chiarezza rispetto alla riconversione di serre e impianti abbandonati che necessitano di autorizzazioni per far partire nuove attività di sviluppo sul territorio. Il nostro Territorio necessita di una nuova visione, dinamica e non mummificata, che veda nelle Istituzioni pubbliche il motore dello Sviluppo, nel pieno rispetto dell'ambiente e del paesaggio. Con la Responsabile della Soprintendenza, dottoressa Adele Campanelli, e con lo staff tecnico abbiamo definito un cronoprogramma per sottoscrivere nei vari territori specifici accordi, a seconda delle rispettive vocazioni e delle varie criticità. Si potrà cominciare ad esempio dal riutilizzo dei capannoni in disuso e dal rilancio di strutture abbandonate che ad oggi non vengono ricollocate. Il tutto senza alcun impatto sul territorio, a saldi edilizi invariati, senza aumentare volumetrie ma riconvertendo realtà esistenti. Sosteniamo la sviluppo, sblocchiamo le pratiche bloccate nei Comuni, fermo restando che l'obiettivo strategico è aggiornare il Put e i vincoli paesistici".