Alta tensione a Palazzo Farnese. Consiglio comunale sospeso per motivi di ordine pubblico. Gli ex dipedenti delle Terme provano ad occupare l'aula tra contestazioni e insulti all'amministrazione Pannullo. A bloccarli sono le forze dell'ordine, che impediscono ai lavoratori licenziati con il fallimento dell'azienda, di invadere l'aula di Palazzo Farnese mentre si discute un provvedimento sulle Antiche Terme. Sono momenti tesi. La rabbia sale quando è bocciata una proposta dell'ex sindaco Salvatore Vozza che chiedeva di rinviare il consiglio. Ma la maggioranza va avanti. Ad intervenire è il vicesindaco Andrea Di Martino che legge la relazione sul provvedimento di apertura ai privati dello stabilimento del centro antico. Ma non riesce ad andare molto oltre. Appena il presidente, Eduardo Melisse, intima al pubblico: "State zitti", si scatena la rivolta. Sono una trentina, il loro bersaglio preferito è proprio Melisse: "Vergogna di Castellammare". L'unico modo per placare gli animi è sgomberare l'aula. Uno stop deciso per motivi di ordine pubblico. Da due ore dall'inizio dei lavori tra pause e contestazioni si può dire che il consiglio non sia mai veramente iniziato.