E' stato già tutto deciso ad agosto, quando a guidare il percorso è arrivato il commercialista esperto di liquidazioni Vincenzo Sica. Sulla carta amministratore unico della Sint, quando è stato scelto dal sindaco Gaetano Cimmino, il professionista di Torre Annunziata già sapeva quale sarebbe stata la sua mission. Ora si passa alla fase operativa. Convocata per il 14 settembre l'assemblea straordinaria per liquidare la società che gestisce il patrimonio delle Terme di Stabia. Strada decisa dal commissario prefettizio, Gaetano Cupello, prima di andare via e che l'amministrazione di centrodestra ha stabilito di proseguire. Tra dieci giorni Sica darà inizio alla fase delicata della chiusura del capitolo Sint e di gestione dei debiti, in particolare con le banche, che la società del comune di Castellammare si porta in dote, come oggi anticipato dal quotidiano il Mattino. Cadute nel vuoto le richieste avanzate dalle opposizioni. I consiglieri Tonino Scala e Andrea Di Martino nelle scorse settimane avevano chiesto al sindaco di andare in aula prima di avviare il percorso di liquidazione. Ma il consiglio comunale al momento non è convocato. Fino ad oggi il sindaco non ha ancora detto che tipo di strada intende indicare al liquidatore e come il Comune farà fronte ai creditori, gestendo il passaggio dello stabilimento del Solaro, del Parco, dell'albergo e del resto dei beni dalla società al patrimonio di Palazzo Farnese. Per poi fare ripartire il percorso che Cimmino ha annunciato: "Per il rilancio servono i privati". Intanto l'unica certezza al momento è in una data. Dal 14 settembre la Sint, nata con una partecipazione dello Stato nelle Terme di Stabia, finisce la sua storia. Si liquida.