Una frode informatica per prelevare soldi dai bancomat. I Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno arrestato due giovani di Napoli scoperti a Cercola e deferito in stato di libertà un torrese, tutti per il reato di frode informatica. Il torrese ha provato ad incassare mille e 500 euro.
Per la prima volta l'udienza di convalida degli arresti si è svolta in collegamento telematico con gli uffici giudiziari, secondo le modalità previste dal Protocollo stilato dalla Procura della Repubblica e dal Tribunale di Nola, finalizzato a ridurre i contatti interpersonali e, quindi, le possibilità di contagio da coronavirus. L’udienza, infatti, è stata celebrata in videoconferenza presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna, sede individuata dall’Arma per il circondario della Procura di Nola. I collegamenti garantiti con PM, GIP e avvocati si sono svolti senza alcuna problematica.
I carabinieri della Sezione Radiomobile di Torre del Greco e quelli della stazione locale, invece, hanno denunciato un 26enne incensurato del posto, sorpreso mentre prelevava denaro contante con lo stesso sistema cardless da un ATM della città.
Bloccato dopo un breve tentativo di fuga, il 26enne è stato trovato in possesso di 2 cellulari – utilizzati per violare gli account di home-banking – e di una somma contante di 1500 euro, provento verosimilmente legato all’attività illecita.
I tre dovranno rispondere di frode informatica, aggravata dal furto dell’identità digitale di vittime sparse in ogni angolo d’Italia.
L’Arma dei Carabinieri invita il cittadino a tenere sempre sotto controllo il proprio conto corrente, custodendo con attenzione dati e coordinate bancarie e denunciando eventuali addebiti sospetti alla Stazione Carabinieri più vicina.
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