Torre del Greco alza la testa. In tanti al fianco dell'imprenditore vittima del raid di questa mattina. Sono quasi un centinaio, e crescono di minuto in minuto, le persone che si sono radunate questa sera in corso Garibaldi a Torre del Greco, all'esterno del pub ''Red Hot Power'' danneggiato da un attentato intimidatorio. Le luci sono accese e l'attività funziona regolarmente: a rimanere chiusa è una sola sala, quella interessata dall'incendio che ha mandato in frantumi vetrate, tavoli e sedie: ''La cosa che crea più amarezza - ha detto il sindaco di Torre del Greco - è il fatto che si avverta chiaramente l'odore acre della roba bruciata, questa sera questi imprenditori hanno saputo dare la risposta più adeguata a chi pensava di metterli in ginocchio e ha compiuto questo atto vigliacco. Porto il saluto del questore De Iusu, che mi ha detto di essere vicino alle vittime di questa vicenda e alla città tutta, come ringrazio per il loro lavoro le forze dell'ordine''.
''Sono contento della risposta dei cittadini, ringrazio per la vicinanza istituzioni, organismi e associazioni che mi hanno supportato dal primo momento che si è diffusa la notizia. Voglio però sgomberare il campo da ogni illazione: quest'episodio non va letto come il ritorno della criminalità in questa parte della città . Non mi piace che si possa demonizzare un fatto sì grave ma che non rappresenta la fotografia di una zona che grazie all'impegno di tutti negli ultimi anni è decisamente cambiata''.
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