Due imprenditori di Castellammare nei guai in un'inchiesta su un'affare da trenta milioni di euro. La Dia di Salerno ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di nell'ambito dell'operazione 'Porta Ovest' nei confronti di nove persone, tra amministratori legali e rappresentanti protempore di imprese e di due società. Si ipotizzano per le persone fisiche, a vario titolo, malversazione e indebita percezione di erogazione a danno dello Stato. Tra gli indagati anche Fabio e Guglielmo De Iulio, i due fratelli stabiesi di 38 e 45 anni, titolari dell'impresa Sis tra le ditte al lavoro per la realizzazione dei tunnel a Salerno.
Disposto un sequestro complessivo di beni per 31 milioni di euro.
I provvedimenti riguardano la realizzazione dei lavori dell'opera pubblica. Nel corso delle operazioni, il personale della Dia ha sottoposto a sequestro 66 quote di partecipazione degli indagati (persone fisiche e giuridiche) in altrettante società operanti in Italia nei settori dell'edilizia, del movimento terra e marittimo, 106 veicoli (di cui 32 autovetture e 74 tra rimorchi, motrici e macchine operatrici), 50 unità immobiliari (3 abitazioni, 1 villa, 8 appartamenti e 38 tra uffici commerciali, rimesse e magazzini), 26 fondi agricoli, 58 rapporti di credito di varia natura.
I beni sottoposti a sequestro riconducibili alle due persone giuridiche sono stati rimessi agli amministratori giudiziari nominati dall'ufficio Gip del Tribunale di Salerno; nei confronti delle nove persone fisiche, invece: le liquidità recuperate sono state accreditate al Fug; per i beni immobili, i beni mobili registrati e le quote sociali è stata eseguita la trascrizione del provvedimento nei pubblici registri degli uffici competenti, al fine di sottrarli dalla disponibilità degli indagati. Il sequestro è stato eseguito dalla Dia a Catania, Cosenza, Roma, Napoli e Brindisi.
Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere