VENERDÌ 16 MAGGIO 2025





Il processo

Ucciso a 17 anni, in aula i video: 'Ecco come è morto Nicholas'

La lite prima a Castellammare e poi a Gragnano l'omicidio

di Redazione
Ucciso a 17 anni, in aula i video: 'Ecco come è morto Nicholas'

Tutto ripreso dai video. Il primo incontro è la lite tra quattro ragazzi. Insulti per stabilire la legge del più forte tra due gruppi di giovani con alle spalle le cosche. Una lite al pallone geodetico a Castellammare. Sembrava finito lì. Poi i quattro si rivedono a Gragnano. Immagine dopo immagine in aula si ripercorre l'escalation di violenza. La fuga di Nicholas e il suo assassino che lo raggiunge. Una coltellata alla gamba, quella fatale. E il silenzio in aula mentre si ricostruiva l’esatta dinamica della notte di violenza in cui ha trovato la morte un ragazzo di appena 17 anni. Presso la Corte d’Assise di Napoli è entrato nel vivo il processo per stabilire la verità sull’omicidio del 17enne e del ferimento di suo cugino Carlo Langellotti. Un’aggressione inquadrata nella logica della spartizione dei territori. Nicholas era “colpevole” di aver sconfinato e doveva essere punito. Il pm Giuseppe Cimmarotta ha sostenuto questa tesi durante la ricostruzione di quella notte. In un video illustrato dall’assistente capo della polizia di Castellammare di Stabia Gianluca Sarcinelli, sono state analizzate le varie fasi dell’aggressione finita in tragedia. Immagini alle quali la mamma di Nicholas non ha retto uscendo dall’aula in lacrime. Nel video si vede l’auto a bordo della quale viaggiavano Nicholas e suo cugino, assieme allo scooter su cui erano Di Lauro e Apicella, entrare nel viale del pallone geodetico. Poi la risalita verso via Vittorio Veneto. I killer si fermano qualche metro più avanti, aspettando l’arrivo delle vittime. Sono Carlo e Nicholas ad uscire dall’auto non appena hanno incrociato nuovamente i due. Di lì l’aggressione di Apicella e Di Lauro finita nel sangue, con l’accoltellamento prima di Carlo e poi di Nicholas. E ad avere la peggio fu il 17 enne, con un fendente che gli recise l’arteria femorale destra. Miracolosamente scampato alla tragedia suo cugino Carlo, colpito con sei coltellate, riuscì a cavarsela con qualche mese di ospedale. Oltre all'investigatore Sarcinelli, in aula ha testimoniato l’ispettore Mario Savarese, che ha effettuato le perquisizioni e ha condotto le ricerche nelle prime ore successive all’omicidio. Ha raccontato dello scenario dei clan del territorio, ma soprattutto del clima di terrore attorno agli Apicella dopo il delitto.
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01-10-2021 18:34:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA