VENERDÌ 16 MAGGIO 2025





Il fatto

Ucciso da una coltellata calciatore del Gragnano, la richiesta del pm: "Trenta anni all'assassino di Lello"

Raffale Perinelli ammazzato da Alfredo Galasso, aveva giocato anche con la Turris

di Redazione
Ucciso da una coltellata calciatore del Gragnano, la richiesta del pm:

Trenta anni di carcere per avere tolto la vita a Raffaele Perinelli. Ucciso a 21 anni senza un vero motivo. Lello era un terzino, rimasto senza contratto dopo le stagioni al Sant'Agnello, al Gragnano e alla Turris. Una vita ancora piena di sogni la sua, stroncata dalla cieca violenza di Alfredo Galasso. Trenta anni di carcere per omicidio volontario aggravato dai futili motivi: questa la richiesta della Procura di Napoli, pm Capuano nei confronti di Alfredo Galasso, 31 anni, reo confesso dell'omicidio di Raffaele, detto Lello, Perinelli, il calciatore 21enne assassinato con una coltellata al petto, davanti a un circolo ricreativo di Miano, a Napoli, il 6 ottobre del 2018. Il processo con rito abbreviato dinanzi al gip Pietro Carola oggi si è spostato nell'aula bunker del Tribunale. Il ragazzo lavorava in una ditta di pulizie e il pomeriggio si allenava a sui campi di calcio del quartiere perché sognava una carriera da professionista. Nella precedente udienza l'assassino ha chiesto perdono alla famiglia, in particolare alla mamma e alla sorella di Raffaele, Adelaide Porzio e Francesca, difese dall'avvocato Enrico Di Finizio, le quali hanno sempre sostenuto che l'uccisione di Lello, dopo una violenta lite scoppiata in una discoteca, una settimana prima dell'assassinio, fosse stata premeditata da Galasso, persona che i Perinelli conoscevano bene. Nel corso della requisitoria il pm ha più volte sottolineato la scelta di Raffaele di intraprendere la strada della legalità malgrado fosse figlio di un camorrista e malgrado il contesto "a rischio" nel quale viveva. Dichiarazioni accolte con soddisfazione dalla madre e dalla sorella della giovane vittima, Adelaide Porzio. La sentenza è attesa per il prossimo 28 giugno, dopo le arringhe dell'avvocato della famiglia Perinelli Enrico Di Finizio e degli altri avvocati. 


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29-05-2019 13:12:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA