A sette giorni dal suo arrivo a Palazzo Farnese ha le idee chiare su cosa farà nei prossimi tre mesi. Il commissario prefettizio, Gaetano Cupello, ha incontrato oggi pomeriggio i rappresentanti delle forze politiche. Sulla poltrona, che solo una settimana fa occupava Toni Pannullo, oggi c'è il braccio destro del prefetto di Napoli Carmela Pagano. Davanti a lui tutti quelli che hanno governato insieme e poi si sono separati portando il comune di Castellammare di nuovo alla vigilia di un voto previsto per la fine della primavera. La preoccupazione principale dell'inviato dal Prefetto, in una città complessa come Castellammare, è la camorra. Soprattutto per una rassegna stampa delle ultime settimane che ricorda le pesanti accuse rimbalzate tra Pannullo e gli ex fedelissimi che l'hanno mandato a casa. "Non si possono alzare polveroni generici, ma chi ha cose da denunciare troverà sempre la porta aperta" ha detto Cupello, riferendosi anche alla collaborazione del sub commissario Anna Nigro esperta nei temi delle infiltrazioni della camorra negli enti. Poi è stato netto sugli atti da promuovere e quelli invece da bocciare. Via libera al bando di privatizzazione delle Terme di Stabia, già approvato in consiglio comunale. E attenzione per l'appello rivolto da centrosinistra e centrodestra sulla Reggia di Quisisana da trasformare in museo archeologico e scuola di formazione, per cui manca solo una firma. Rassicurazione sul progetto di raddoppio della Circum e il sottopasso del San Marco: "Non approverò alcun atto che modifica l'assetto della città". Quindi stop al pieno dell'Eav che rischiava di tagliare fuori un pezzo di Castellammare. Poi le note dolenti su cui arriva una sonora bocciatura a Pannullo. Disco rosso su tre delibere relative al personale: i dirigenti torneranno tutti al posto che avevano prima della rotazione voluta dall'ex sindaco, stop all'assunzione della persona con disagio psichico e forti critiche al via libera al comune di Sorrento dell'avvocato Dani Cancelmo a cui verrà chiesto di tornare. Gioisce l'ex vicesindaco Pesenti che aveva sollevato pesanti dubbi sui tre atti cancellati da Cupello. Il commissario nella veste di arbitro assegna il primo round ai dissidenti, ma la partita verso il voto è ancora lunga.