Alle Ville di Stabia la maglia nera per il 2017. Perdono novemila presenze rispetto ad un felicissimo 2016, con 51.884 mila visitatori entro il 31 dicembre. Dopo il boom dell’anno precedente i due siti di Castellammare sono gli unici ad arretrare leggendo i dati pubblicati dalla Soprintendenza ai beni archeologici di Pompei. Gli scavi di Stabia bruciano in questo modo tutto il vantaggio conquistato nella fase del rilancio, perdendo qualcosa addirittura rispetto al 2015 che aveva chiuso con mille presenze in più del 2017. Insomma un bel salto indietro pur essendo le uniche due Ville romane del complesso archeologico di Pompei il cui ingresso è gratuito. E questo nonostante il 2017 si chiuda per gli altri quattro siti con un aumento di ingressi. Il totale di accessi nel 2017 da Pompei a Ercolano è stato, infatti, di 4.023.900, con un sostanziale aumento quasi dell’8% in più. A registrare un avanzamento è soprattutto Pompei che ovviamente continua ad essere una delle mete culturali con il maggiore appeal nel ricco panorama italiano, al secondo posto superata solo dal Colosseo. Ancora a dicembre sono state aperte nuove domus e gli scavi di Pompei continuano a registrare la loro stagione d’oro, nonostante i tanti problemi che restano. Avanzano anche Ercolano che passa dai 437.107 del 2016 ai 487.540 accessi nel 2017 e Oplonti, migliora pure il museo di Boscoreale con mille ingressi in più. A fare la parte di Cenerentola restano solo gli scavi di Stabia che a dispetto di impegni e proclami continuano a svolgere il ruolo di secondo piano in un circuito in continua crescita.