Video e foto dello stupro per ricattarla e farle girare sul web. Una sequenza dell'orrore utilizzata per costringere la dodicenne violentata da quattro ragazzi di Scanzano a stare zitta. Da quelle immagini, che gli inquirenti stanno recuperando dai cellulari del branco, la prova di quelle orribili violenze nei confronti di una ragazzina finita nella loro rete mentre passeggiava con le amiche in Villa Comunale a Castellammare. Ma anche per incastrare il quarto volto del gruppo di giovanissimi accusati della violenza sessuale, abusando di lei a turno, come scrive oggi il quotidiano Metropolis. La polizia cerca il quarto giovane coinvolto che ha costretto la vittima di Gragnano portata in una stanza di una casa vuota. Gli inquirenti sono sulle tracce dell'ultimo componente del branco accusato delle violenze nello scorso mese di aprile. Nel registro degli indagati della Procura dei minori di Napoli ci sono tre minorenni, tutti di Castellammare, mentre un altro è ancora ricercato dalla polizia. Un'inchiesta partita quando ad accorgersi che la ragazzina non era più la stessa sono stati gli insegnanti della scuola di Gragnano, che hanno notato atteggiamenti strani e lividi sulle sue braccia. Poi la convocazione dei genitori e la confessione tra le lacrime. La ragazzina ha raccontato di essere stata portata in un appartamento dopo che uno del branco l'aveva fatta salire sul suo scooter, un invito a partecipare ad una festa che l'ha portata all'inferno. Poi le violenze a tuorno e le scene riprese con i loro smartphone. Per mettere insieme tutti i pezzi del terribile mosaico gli agenti del commissariato di Castellammare hanno anche, su disposizione della Procura dei minori di Napoli, cominciato gli accertamenti sugli abiti ritrovati a casa dei giovanissimi accusati dello stupro. Quei video utilizzati come minaccia, proprio come è accaduto ad una ragazza di Pimonte, costretta per mesi al silenzio con l'arma del ricatto delle immagini hard. Una storia terribile molto simile a quella di una quindicenne di Pimonte che per lasciarsi tutto alle spalle si è trasferita in Germania. Ora la dodicenne e la sua famiglia saranno aiutati a superare il trauma di questa terribile storia. Un sì al ragazzino sbagliato che in poche ore l'ha catapultata nel mondo degli adulti. Un mondo che può essere feroce come lei ha capito più in fretta di tanti altri.